Marco Porro, Responsabile Investor Relations: “Questi riconoscimenti confermano e accrescono la nostra credibilità nei confronti degli investitori”
Italgas fa +2 in sostenibilità e conferma il proprio impegno su questo tema. L’azienda infatti, è stata recentemente confermata nel prestigioso indice CDP (Carbon Disclosure Project) e ha ricevuto valutazione positiva dallo Standard Ethics Rating. Due riconoscimenti, rilasciati da due importanti organizzazioni britanniche, che testimoniano il buon operato dell’azienda negli ambiti di sostenibilità ambientale e governance. “La continua ricerca della sostenibilità, in ogni sua dimensione, rappresenta per Italgas parte della propria cultura aziendale – commenta il Responsabile Investor Relations di Italgas, Marco Porro - l’inserimento nei principali indici di sostenibilità è una conseguenza dell'impegno progressivo di tutta l'azienda su questo tema. Impegno che per noi è ormai diventato un modus operandi”.
Italgas azienda leader in sostenibilità
Non solo CDP e Standard Ethics, dunque, Italgas è infatti già nota agli investitori come un’azienda leader in questo ambito. Una strategia aziendale riconosciuta e consolidata nel tempo.
“Proprio per questo motivo - spiega Porro - non mi concentrerei solo sugli ultimi due risultati. Occorre fare una valutazione complessiva degli indici in cui Italgas è stata progressivamente inserita”.
L’azienda guidata da Paolo Gallo infatti, negli anni ha ottenuto risultati e riconoscimenti di rilievo da parte di numerose organizzazioni con l’inclusione nei principali indici di sostenibilità internazionali: dal FTSE4Good Index a Sustainalytics, passando per quello fondamentale del Dow Jones Sustainability Index World e la conferma, sempre nel 2019, del MSCI World Energy Index, fino ad arrivare all'ECPI Euro ESG Equity e all'ECPI World ESG Equity.
Alla luce di tutto ciò, gli ultimi due risultati ottenuti in quest’ambito non possono che essere un ulteriore motivo di soddisfazione. Per quanto riguarda Standard Ethics Ratings abbiamo raggiunto la fascia E+, una valutazione positiva sul livello di conformità rispetto a una serie di princìpi di sostenibilità e governance dettati dall'Unione Europea, dalle Nazioni Unite e anche dall’OCSE. Una valutazione che non riguarda solo le aziende ma anche gli Stati” aggiunge il responsabile dell’Investor Relations. Da non sottovalutare anche il riconoscimento ricevuto dal CDP, un indice internazionale che ha come obiettivo quello di supportare le aziende che si sono distinte nelle azioni di contrasto ai cambiamenti climatici. “Il CDP ci aveva già individuato nel 2017 come società attenta nell’ambito energia e gas - spiega Porro - al momento siamo stati inseriti nella B List. Possiamo quindi ritenerci soddisfatti, ma allo stesso tempo affermare che il nostro percorso non si conclude qui”.
Le tre dimensioni della sostenibilità
Ambiente, governance e sociale. Sono queste dunque le tre dimensioni in cui una società impegnata sui temi della sostenibilità deve distinguersi. Il tutto senza dimenticare ovviamente l’aspetto finanziario che però, come sottolinea lo stesso Porro, non è l’unica priorità di Italgas.
“La dimensione finanziaria è per un pilastro che si deve integrare con tutto il resto. Concentrarsi solo sull’aspetto finanziario infatti, sarebbe un errore - prosegue Porro - perché si risponderebbe a un solo tipo di stakeholder: l’investitore e l’azionista. Il nostro operato deve invece integrarsi su più livelli. Il solo rendimento finanziario delle azioni non è sufficiente a spiegare una strategia aziendale che sia sostenibile nel tempo”.
Sostenibilità come strategia di business consolidata nel tempo
Ma come può definirsi al 100% sostenibile un’azienda? E quale percorso deve affrontare per avere successo in questo settore? “Lo scopo di una società deve essere quello di ottenere dei risultati attraverso un modello di business sostenibile nel tempo e che riesca a creare e distribuire il proprio valore aggiunto a tutte le categorie di stakeholder e non solo a uno di essi”.
Per raggiungere il risultato prefissato, un’azienda deve focalizzare l’attenzione sui vari processi interni e far sì che tutte le figure professionali, come accade in Italgas, siano coinvolte in questo percorso. “Questa è una strategia che deve permeare la società quotidianamente - sottolinea Marco Porro - non si tratta di un approccio top-down, dove il top management pone in modo autoritario degli obiettivi che debbano essere perseguiti meccanicamente per raggiungere risultati di sostenibilità. Si tratta di invece un processo che diventa parte integrante di tutta l’azienda”.
A confermare questo modus operandi sono le tante azioni orientate alla sostenibilità che Italgas ha recentemente messo in campo in diversi ambiti. Sia nell’organizzazione aziendale, sia nei territori in cui opera: dalla completa conversione a metano di tutta la flotta auto aziendale alla riqualificazione del Parco Russoli a Milano, passando per le donazioni dei pc alle scuole colpite dal sisma del 2016, fino alla dotazione di bottiglie eco sostenibili ai dipendenti per abbattere l’uso della plastica. Attività e tematiche ribadite ai giovani durante i numerosi incontri sul tema dell’energia svolti nelle scuole. Grande importanza viene data ovviamente anche a tematiche come quella della sicurezza, attraverso le Safety Walk svolte nei territori in cui Italgas opera. Iniziative che hanno lo scopo di sensibilizzare comunità e istituzioni sull’importanza di avere un servizio efficiente e privo di rischi.
Insomma, “l’importanza dell’ inclusione negli indici sta proprio nel riconoscimento del percorso intrapreso da Italgas nel perseguire la sostenibilità a tutto tondo. Che poi questi indici servano anche agli investitori per prendere decisioni sul mercato è evidente. E questo è un fatto positivo”.