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Agosto 2023

Il titolo Italgas e le prospettive di crescita

Nella prima parte del 2023 i principali mercati azionari hanno mostrato brillanti performance, nonostante l’atteggiamento delle Banche Centrali e i timori che le politiche restrittive condizionino le prospettive di crescita economica.

Il titolo Italgas, che pure ha messo a segno nel corso dei primi mesi del 2023 un rialzo che ha condotto il prezzo a superare i 6 euro il 21 aprile, ha risentito della volatilità dei mercati e dello scarso favore che hanno recentemente ricevuto le utilities. D’altra parte, le prospettive indicate dal nuovo Piano 2023-2029, presentato lo scorso 15 giugno, devono ancora essere ben analizzate dagli investitori.

Il target price di consensus dei broker in copertura sul titolo, pari a 6,14 euro, continua a evidenziare una significativa differenza tra la valutazione media degli analisti e le recenti quotazioni di Italgas, mostrando spazi di potenziale apprezzamento.

Mercato di quotazione: Euronext Milan Segmento: Blue Chips Tipologia: Azioni ordinarie   Indici nei quali il titolo è incluso: FTSE MIB, FTSE Italy All-Share, Euro Stoxx, Euro Stoxx Utility, Dow Jones Sustainability World, FTSE4Good   Numero di azioni in circolazione 810.245.718 Codice ISIN: IT0005211237 Codice Reuters: IG.MI Codice Bloomberg: IG IM Prezzo al 24.03.2023: 5,365 euro Capitalizzazione al 24.03.2022: 4,35 miliardi di euro  
Investor Relations: Anna Maria Scaglia Armando Iobbi investor.relations@italgas.it

Nella prima parte del 2023 i principali mercati azionari hanno mostrato brillanti performance

I primi sei mesi del 2023 hanno visto un’inversione del trend al ribasso che aveva dominato il 2022.

Da inizio 2023, hanno infatti messo a segno incrementi a doppia cifra sia lo Eurostoxx 50, sia il Nikkei, sia lo S&P500, mentre il NASDAQ 100 ha consuntivato il progresso maggiore, con un incremento superiore al 35%, grazie al traino dei titoli tecnologici, che beneficiano delle attraenti prospettive offerte dall’Intelligenza Artificiale.

Nella prima parte dell’anno, le Banche Centrali sono rimaste focalizzate nella lotta contro l’inflazione. Nonostante le dinamiche dei prezzi abbiano fornito segnali di rallentamento, anche per la discesa delle quotazioni delle commodity energetiche, le autorità monetarie hanno continuato a fornire segnali “da falco”, prefigurando ulteriori aumenti nei tassi nei prossimi mesi, in attesa di potere verificare che le politiche restrittive attuate abbiano prodotto effetti permanenti sull’inflazione, al di là di alcuni segnali di raffreddamento che si stanno già manifestando.

Gli investitori sui mercati azionari sembrano comunque ritenere basso il rischio di una profonda correzione dell’economia indotto dalla stretta creditizia, mentre appaiono complessivamente più propensi a considerare che tanto la Fed quanto la BCE si stiano avvicinando alla fine del ciclo restrittivo che ha condotto i tassi ai massimi livelli da 20 anni circa . Molti portfolio manager hanno adottato una modalità risk-on, impiegando l’abbondante liquidità a disposizione in funzione della resilienza dell’economia, unitamente ad attese di prossima fine del ciclo di rialzo tassi e delle conferme ricevute da solidi risultati trimestrali delle aziende quotate, capaci di difendere i propri utili nonostante il rincaro del costo del denaro e le preoccupazioni per la tenuta della domanda.

Il FTSE MIB, l’indice delle blue chip del mercato azionario italiano, ha mostrato una brillante performance, superiore anche a quella dello Eurostoxx 50, sostenuto, soprattutto nel primo trimestre, dal forte peso dei titoli bancari, beneficiari di tassi in ascesa.

L’indice delle utilities europee, lo STOXX Euro 600 Utilities, ha sottoperformato sia rispetto allo Eurostoxx 50 sia rispetto al FTSE MIB, principalmente per via della correlazione inversa ai rendimenti obbligazionari.

In questo quadro, il titolo Italgas ha registrato un andamento complessivamente positivo, trovandosi al 23 giugno a un livello del 9,4% superiore a quello di fine 2022 (Total Shareholders’ Return). Nei primi sei mesi il titolo ha mostrato un andamento erratico, con ampie escursioni tra il massimo e il minimo di periodo. Dal minimo del 2023, segnato il 9 marzo a 5,16 euro, il rally si è esteso fino a raggiungere il massimo dell’anno, a 6,03 euro, il 21 aprile. In seguito, nonostante i buoni risultati trimestrali pubblicati il 4 maggio, che hanno superato del 2% le stime di consensus sia in termini di EBITDA sia in termini di Utile Netto, le azioni Italgas hanno subìto una correzione che ha riportato il prezzo a testare i 5,25 euro il 25 maggio, per poi recuperare fino a 5,62 euro il 13 giugno, anche sulla spinta della notizia del contratto preliminare siglato per l’acquisizione degli asset idrici di Veolia in Italia: operazione che consente a Italgas di guadagnare rapidamente una significativa quota di mercato in un business diverso da quello della distribuzione del gas, ma che consente di sfruttare il solido know-how maturato nella gestione digitalizzata delle reti.

La presentazione del nuovo Piano 2023-2029, avvenuta il 15 giugno, è coincisa con un momento di debolezza del mercato, a fronte di un nuovo aumento dei tassi da parte della BCE, che ha dichiarato di volere continuare con un atteggiamento intransigente nel combattere l’inflazione. Come indicato dall’Amministratore Delegato di Italgas, gli investitori e gli analisti avranno modo di ponderare nelle prossime settimane le opportunità delineate nel nuovo Piano – più complesso dei precedenti anche per via dell’ampliamento del perimetro dopo il consolidamento delle attività in Grecia e per l’espansione futura nel business dell’efficienza energetica e dell’idrico.

Il target price di consensus è in leggero aumento

I 15 broker in copertura sul titolo Italgas presentano oggi un target price di consensus pari a 6,14 euro. Considerate le quotazioni delle ultime sedute borsistiche, il prezzo delle azioni Italgas esprime ancora un consistente margine di apprezzamento. I target price degli analisti sono distribuiti tra un minimo di 5,6 euro a un massimo di 7,0 euro. In ragione di questo quadro di valutazioni, le raccomandazioni dei broker sono generalmente favorevoli, con sette analisti che suggeriscono di comprare il titolo (tra Buy, Outperform o Accumulate) e i rimanenti otto che presentano un giudizio neutrale (tra Hold, Market Performer o Equal Weight).