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Giugno 2020

I risultati del primo trimestre 2020 dimostrano la resilienza del modello di business di Italgas.

Gli impatti negativi del nuovo quadro regolatorio, in vigore dal 1° gennaio 2020, sono stati per buona parte controbilanciati da tre fattori con ricadute positive:

  • crescita della RAB
  • contributo dalle acquisizione e da Toscana Energia, integralmente consolidata a partire da inizio 2020,
  • la capacità di assicurare la continuità operativa, anche durante il periodo di lockdown, grazie alle scelte di trasformazione digitale abbracciate già tre anni fa.

La Società ha perciò potuto reagire con prontezza ed efficacia al nuovo scenario conseguente alla diffusione del Covid-19, mettendo a segno peraltro il più elevato ammontare di investimenti operativi mai realizzato in un singolo trimestre, per un ammontare di oltre 200 milioni di euro.

Il Conto Economico dei primi tre mesi del 2020 testimonia la capacità di Italgas di reagire alle variazioni dello scenario operativo. Il nuovo contesto regolatorio, a seguito della Delibera n. 570/2019/R/gas di ARERA, ha comportato una riduzione del WACC delle attività di misura dal precedente 6,8% al 6,3% per il biennio 2020-2021 e la riduzione dei Costi Operativi riconosciuti per Punto di Riconsegna. Inoltre Italgas non ha potuto beneficiare da plusvalenze da venita di asset come nel 2019 e la sostituzione dei contatori ha subito un rallentamento come atteso. Nonostante cio’ Italgas ha messo a segno un incremento del MOL del 3,7%, grazie anche al contributo di Toscana Energia. Il margine “MOL/Ricavi totali” presenta una lieve flessione, dal 70,5% del primo trimestre 2019 al 69,5%, a causa dell’incremento dei costi operativi che crescono a un tasso (+9,0%) superiore a quello dei Ricavi totali (+5,2%). Prosegue in ogni caso la conquista di nuove efficienze: l’andamento dei costi operativi rispecchia infatti il più ampio perimetro di consolidamento di Gruppo: su base omogenea, al contrario, i costi si riducono del 2,7%.

L’ Utile Operativo mostra una marginale flessione (-0,6%), a causa dell’incremento (+9,2%) della voce Ammortamenti e Svalutazioni. Tale variazione riflette i più elevati ammortamenti legati agli investimenti operativi realizzati nell’ultimo anno e il consolidamento integrale di Toscana Energia.

La riduzione di 11,4 milioni di euro (-13,2%) dell’Utile Netto, che si attesta a 74,9 milioni di euro, esprime, oltre alla lieve flessione dell’Utile Operativo (-0,7 milioni di euro dovuto anche all’assenza di plusvalenze da vendita di asset (9,2 milioni di euro nel 2019)), anche i maggiori Oneri Finanziari Netti (-1,2 milioni di euro) dovuti a un debito medio più elevato nel periodo e i minori Proventi da Partecipazione (-4,9 milioni di euro), per il fatto che Toscana Energia non sia più stata consolidata con il metodo del patrimonio netto.

Oltre tre quarti degli investimenti sono stati concentrati nella distribuzione, con l’obiettivo di mantenere elevata la qualità della rete e di proseguirne l’estensione: nei primi tre mesi del 2020 sono stati posati circa 310 km di nuove condotte. In particolare, nel trimestre in Sardegna Italgas ha posato circa 165 km di nuove reti: con un totale di 630 km complessivi di “smart pipes” finora realizzati.

Nel trimestre è proseguito anche il programma di sostituzione del parco contatori, nonostante il lockdown per evitare la diffusione del Covid-19 abbia impattato il trend di sostituzione. Gli investimenti di misura sono stati pari a 30,1 milioni di euro. La Società ha installato, nel corso del primo trimestre 2020, 274,5 migliaia di nuovi misuratori, di cui 218,3 migliaia in sostituzione di misuratori tradizionali e 56,2 migliaia per interventi di ripristino di contatori digitali con anomali. Si prevede di terminare il piano di installazione degli smart meters nel 2020.

Gli investimenti netti del primo trimestre 2020 sono stati per larga parte coperti dal Cash Flow da attività operativa, che si è attestato a 174,2 milioni di euro: il Free Cash Flow prima delle attività di M&A è risultato negativo per 33,6 milioni di euro.

L’Indebitamento Finanziario Netto al 31 marzo 2020 ammonta a 4.450,5 milioni di euro, con un aumento di 39,9 milioni di euro rispetto a 4.410,6 milioni di euro di fine 2019, escludendo gli effetti ex IFRS16 (1,6 milioni di euro).

A fine marzo 2020, Italgas continua perciò a presentare una solida ed efficiente struttura di indebitamento, con un’incidenza dell’88% del debito a tasso fisso e nessuna significativa esigenza di rifinanziamento del debito prima del 2022. Il costo del debito è a un livello molto contenuto, attorno all’1,1%. Italgas dispone inoltre di depositi bancari per circa 208 milioni di euro e può contare su linee di credito committed non utilizzate per 500 milioni con scadenza nell’ottobre 2021.

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